Cosa rimane di NOI ? – in ricordo di Alessandro Spedicato –

Cosa rimane di noi ?

Abituati alla materialità della vita la risposta potrebbe essere tanto facile quanto difficile in proporzione, e forse in contrapposizione continua con ciò che pensiamo, con ciò che siamo e con quello che facciamo e materialmente abbiamo.

E’ già qualche ora che mi chiedo che cosa davvero rimane, cosa davvero siamo, cosa ci portiamo via, cosa lasciamo a chi rimane quando moriamo…già perché nella contemporaneità dei tempi che viviamo forse ci occupiamo troppo poco della morte e di ciò che veramente rappresenta.

Un aspetto, quello del fine vita, tanto naturale quanto democratico perché, agli occhi della morte, siamo davvero tutti uguali.

E del cosa rimane avrei voluto, che so, cominciare con una lista tipo quella della spesa, un lungo elenco da sistemare in ordine di importanza… ma non ci sono riuscito forse perché di fronte alla morte non è del peso della materia che davvero possiamo curarci.

Ho pensato, che so, ai soldi, alla fama, al lavoro, alla casa….ma nessuno di questi è riuscito a guadagnarsi un posto tra tutto ciò che davvero lasciamo.

Forse amare la vita, vivere, essere degni dell’appellativo “essere umano”, non può prevedere un qualche lascito materiale perché, aldilà della barricata, in quella dimensione non terrena a cui forse mi aggrappo per sopportare il peso di questa esistenza che fugge e spesso ti lascia andare senza preavviso, la materia non conta.

Quello che veramente conta viene chiamato generalmente amore, quel sentimento che sempre di più rimane sepolto, sconosciuto, escluso dalla quotidianità di molte persone, chissà forse anche dalla mia, semplicemente perché il materialismo dell’amore è un concetto inapplicabile ma che in questo mondo tende ogni giorno di più a farsi strada perché di materia siamo fatti, con la materia viviamo, della materia godiamo e senza di essa, probabilmente, saremmo troppo poco ma non è nella materia che possiamo e dobbiamo trovare la vera percezione di noi stessi e dell’esistere.

Non è di solo amore che si vive e non è certo di sola materia che possiamo crescere anche perché se così fosse non avremmo frotte di individui ricchi, ricchissimi ma eternamente infelici.

Cosa rimane quindi di noi ?

Di noi rimangono le parole, i gesti, gli sguardi, i sentimenti dati e ricevuti nel momento giusto, nel modo giusto, con il giusto calore; rimangono gli ideali, rimangono anche quei difetti che avremmo voluto migliorare di cui forse lasceremo ai nostri figli l’onere di migliorarli per nostro conto.

Le nostre  idee, le umanità, i sentimenti proseguono il loro cammino con chi ci è stato affianco,  con chi da noi è disceso, con chi trasporta nei gesti e nei fatti l’umanità e la bontà di una nostra carezza….così da non morire mai per davvero.

Oggi è morto un amico, un collega, un compagno di avventure, si chiamava Alessandro Spedicato, aveva solo 33 anni, pieno di ideali  e con ancora  tanta vita da spendere.

Quello che rimane di lui ciascuno lo deve portare impresso nel proprio cuore e nella propria anima perché non si muore mai davvero finchè qualcuno, anche inconsciamente, agirà in conseguenza di un nostro gesto, donato da quell’alito di vita di cui ciascuno è portatore e che mai potrà davvero morire.

Cieli Blu Speedy, quanto ci mancherai….

3 pensieri su “Cosa rimane di NOI ? – in ricordo di Alessandro Spedicato –

  1. U

    Ciao Alessandro, un pensiero per te ed una preghiera da un collega del 48″, non ci sentivamo ma ricordo benissimo la tua simpatia e la gioia di vivere.
    Spero che dove sei adesso potrai aiutare le persone che hai amato e a cui mancherai immensamente.
    Umberto

    Milano

  2. c

    Ciao Alessandro, io mi ero trasferito altrove e ci eravamo completamente persi di vista. Ho saputo solo recentemente del tuo incidente. Ho molti ricordi di te e degli altri colleghi – ed amici ! – di Milano, che porterò con me. Siamo tutti comunue parte di qualcosa. Ciao.

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