Ci sono tragedie che dovrebbero insegnare più di altre specie se a morire sono quei giovani che avrebbero potuto diventare grandi esponenti dell’umana arte e dell’umano intelletto.
Ci sono tragedie che hanno un sapore più amaro rispetto ad altre perchè nella modernità dei tempi avrebbero avuto maggiori possibilità di essere evitate.
Ci sono tragedie che ci colpiscono solo perchè le vittime sono illustri personaggi, il problema è però che nelle medesime circostanze ne muoiono decine all’anno.
Ci sono tragedie che devono diventare dei simboli anche quando sono la conseguenza di atteggiamenti sbagliati e forse di cronica e assurda ignoranza.
E’ morto il legittimo erede di Luciano Pavarotti, Salvatore Licitra, 31 anni, morto in un normale quanto assurdo incidente stradale a bordo del suo motociclo, morto all’apice della sua carriera, morto perchè, come si usa fare di più in certe zone d’Italia rispetto ad altre, non indossava il casco di protezione.
E non mi si tacci di razzismo, per favore, perchè è sotto gli occhi di tutti che in certe zone d’Italia, specie in quelle del meridione, troppe volte si deroga alla regola per cui il casco di protezione, in moto, deve essere indossato, dimostrazione della sua importanza è che la ragazza del tenore, quell’incidente, lo può raccontare senza aver riportato lesioni importanti.
Non mi si tacci di razzismo perchè allora se di razzismo vogliamo parlare parliamo anche dell’ignoranza di chiunque non osserva dei regolamenti che non vengono approvati dal nostro parlamento perchè, come dice qualcuno, “qualcosa devono fare”; queste regole sono davvero l’espressione di un dato matematico certo che vede le patologie legate ai sinistri stradali altamente ridimensionate da quando è stato introdotto il casco obbligatorio.
Abbiano quindi da riflettere tutti coloro che nella loro pessima abitudine determinata dalle usanze del luogo ma anche dall’ignoranza di certi contesti sociali non calzano “l’elmetto” prima di mettersi alla guida di qualsiasi motoveicolo, abbiano da riflettere quanto possa essere semplice anche per uno stupido incidente, come quello occorso a Licitra, finire in un letto d’ospedale e non rialzarsi più.
Non si possono perdere persone dello spessore di Salvatore Licitra perchè esistono porzioni di territorio che culturalmente tollerano che si deroghi a regole tanto stupide quanto fondamentali per il benessere della propria vita, dei propri cari e di chi ci sostiene ogni giorno non solo per il valore umano che esprimiamo ma anche per il valore artistico come quello che possedeva questo compianto tenore.
Un pensiero a lui, al grande tenore che tanto poteva ancora darci, e a tutti coloro che, nonostante una morte così stupida, continueranno nella loro follia a non calzare il casco di protezione…perchè ignorante è, a questo punto, solo chi lo vuole essere.