LE ROSE BIANCHE NON SPARANO!

Avrei voluto semplicemente scrivere un banale messaggio di vicinanza, uno di quei scritti piatti, uno dei tanti….

Avrei voluto non cadere nella banalità, c’è sempre questo rischio e in questo periodo scrivo poco forse perché o ho poco da dire o sarei banale…

Avrei voluto lasciare la mia collega al suo dolore, alla sua voglia di rinascita, a quella resilienza che la nostra professione spesso impone, insieme a suo marito, ai suoi figli o semplicemente ai suoi affetti, a quel tempo che tutto lenisce ma che non può dimenticare.

Avrei voluto ma non lo farò, non lo farò perché non si possono leggere valutazioni giornalistiche così becere, così vuote, prive di senso…. Perché? Perché a Napoli, quella notte, la collega era armata e, da quel che si legge, ha avuto la freddezza di non uccidere il suo carnefice…(?)

Ma tu, giornalista che riporti valutazioni di questo tipo, credi davvero di esaltare una sottospecie di qualche umanità? Credi davvero che nell’anima di chi sta subendo l’annientamento del corpo e della dignità umana quella donna avrebbe avuto l’istinto, il guizzo, la possibilità di pensare a estrarre l’arma e uccidere?

Ma tu, che puoi esibire senza problema alcuno un legittimo punto di vista, credi che quel tesserino di giornalista ti dia la possibilità anche solo di credere che una donna bestialmente assalita e stuprata possa trovare la forza di sparare solo perché ha in tasca un tesserino da agente di polizia e la sua pistola d’ordinanza?

Ma cosa credete, voi della carta stampata, che una pistola al fianco conferisca chissà quali doti da persone tutte d’un pezzo? Per caso è conclamato che le poliziotte sono addestrate a sparare ad ogni assalto sessuale che ricevono?…. Peraltro il primo e così drammatico ai danni di un esponente le forze dell’ordine.

Perché oltre alla bestialità dell’essere umano dobbiamo sopportare l’inutile banalità di chi vuole a tutti i costi spargere offensivo buonismo nei confronti di una donna che per molto tempo dovrà convivere con il peso di questa drammatica esperienza?

… Ma cosa credete? Che i Poliziotti siano addestrati a uccidere?

…. Che poi, ucciderlo? Perchè? Noi vogliamo giustizia, quella che tiene in carcere questa gente (le bestie), che cura davvero queste persone, che ci mette, a noi che portiamo una divisa, nelle condizioni di essere definitivamente utili alla società, al cittadino, nel rispetto delle regole ma senza inutili buonismi, offensivi, idioti e senza senso.

… E adesso poche parole per te, che ci hai scosso nel profondo, che ci chiediamo come sia potuto succedere, che non abbiamo potuto difenderti e che ora dovrai guadagnare ogni giorno un piccolo pezzo di serenità negata…. A te il pensiero di tutti i colleghi d’italia, di tutta la Polizia di Stato che chiedono, senza urlare, senza manifestare che chi ti ha violato nella tua umana integrità possa essere messo nelle condizioni di non nuocere più a nessuno.

Per te, cara collega, quella rosa bianca che tutto il web in queste ore ti sta dedicando.

In Giacca Blu – Michele Rinelli

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