ALLA RICERCA DI IGOR, COME FOSSERO “SEPARATI IN CASA”… 

​(…) nell’imminenza dei fatti i carabinieri non hanno informato chi doveva tutelare l’incolumità pubblica (ai sensi della legge 121 del 1981), probabilmente al fine di tagliare fuori la polizia da un’inchiesta che prometteva molta visibilità. Mesi dopo, di fronte alle critiche, si difendono contraddicendosi l’un l’altro. E dimostrando come, sul campo, il grande vantaggio di Igor fu la disorganizzazione di chi doveva braccarlo.(…)
Si conclude così l’articolo di Repubblica, l’ultimo, dedicato alla vicenda di “Igor il Russo” sfuggito all’apparato delle forze dell’ordine italiane o, come appare dal testo, alla disorganizzazione provocata dall’Arma dei Carabinieri. (il testo completo qui http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/11/03/news/i_silenzi_dei_carabinieri_sapevano_chi_era_igor_nel_fax_non_lo_scrissero_-180125580/)
Personalmente non voglio credere alla vicenda così come dipinta da Repubblica ma non posso sostenere che sia impossibile, anzi, il narcisismo dell’essere umano è capace di azioni ben più gravi, perché, diciamolo, se davvero ci sono state mancate comunicazioni è solo perché qualcuno voleva ammamtarsi di gloria.
E non è colpa dei Carabinieri, intesi come quei poveretti che sono stati notte e giorno a cercare un criminale molto pericoloso,  ma di  chi tra greche e stellette sulla spallina voleva essere ricordato per quello che aveva catturato Igor.
Questo atteggiamento è forse capitato questa volta a esponenti della benemerita Arma ma non si creda non possa coinvolgere appartenenti a altre forze di polizia perché il problema sono le singole persone e solo loro. 
Certo,  poi ci  sono le leggi, quelle che si  devono rispettare, come la legge 121/81 citata nell’articolo, una legge rimasta gran parte lettera morta,  che parla anche di centrali operative fisicamente uniche ma che dal 1981 non sono mai esistite.
Da tempo è ora di cambiare il sistema e per farlo davvero bisogna rinunciare ai narcisismi, alle nicchie di  potere, alle poltrone intese come incarichi che gratifichino semplicemente il “dirigente” e non come responsabilità nei confronti di chi vuole un servizio efficiente….  e che Igor DOVEVA prenderlo! 
Sono tante le strade per avere vera efficienza, dalle centrali uniche per davvero a protocolli di gestione emergenze davvero condivise.
Se non mettiamo però le persone tutte insieme per davvero, non in narcisistica competizione,  se il risultato verrà visto solo come la gloria del singolo e non a favore del bene collettivo Igor è, e sarà, uno dei tanti casi di inefficienza che esistono, ci sono già stati, e ci saranno sempre.

In Giacca Blu – Michele Rinelli

Un pensiero su “ALLA RICERCA DI IGOR, COME FOSSERO “SEPARATI IN CASA”… 

  1. Problema infinito, e senza una reale e precisa soluzione. Al di là delle molteplici interpretazioni, i Carabinieri sono la forza dell’ordine più presente, organizzata ed efficace. A torto o a ragione essi ci sono sempre e comunque, e primeggiano consuetudinalmente in tutte le operazioni e indagini a vasto raggio e visibilità. E’ insito nel loro DNA, di non volere al fianco nessuno, e autogestirsi glorie e onori. O ci si divide e distribuisce come loro, o inevitabilmente si fanno le comparse e non i protagonisti.

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