DIFENDI, IMPARA, ONORA, AGISCI – ABBA-SAN-TA !!

Non esiste professione senza formazione, non esistono poliziotti senza preparazione e se esistono qualcosa non ha funzionato.

Non è di ciò che non funziona che vi voglio parlare ma di quello che ho visto e vissuto tra le mura di una delle più antiche istituzioni formative della Polizia di Stato, il CAIP di Abbasanta.

CAIP ovvero l’acronimo di Centro Addestramento Istruzione Professionale sorge in provincia di Oristano, nel centro della Sardegna, quella più bella, verde, culturalmente più vera, lontana dai VIP  della costa smeralda ma che a certi VIP dovrebbe interessare in quanto proprio dalla Caserma Straullu escono gli operatori che andranno ad occuparsi della sicurezza di giudici, magistrati, politici o più in generale persone esposte ad alti rischi.

Un lavoro complicato, forse poco comprensibile del quale non si parla volentieri perché per alcuni aspetti essere uno della scorta può essere visto come un servile privilegio del potente di turno.

Ciascuno è libero di avere la propria opinione ma è difficile sostenerla di fronte a persone come Emanuela Loi per esempio, agente di scorta del compiano giudice Borsellino partita proprio dalla Sardegna e che a Palermo ha sacrificato se stessa per la sicurezza del grande Magistrato.

Un compito quello degli operatori scorte fatto di tecnica, di tattica, di prevenzione, di studio, di anticipazione e previsione, un lavoro difficile il cui addestramento arriva da un tempo lontano e che ad Abbasanta e al CAIP si aggiorna, trovando in quel luogo la sua massima espressione.

In questo mese e mezzo di addestramento che mi ha visto parte integrante di uno dei percorsi formativi tra i più belli che si possono acquisire nella Polizia di Stato, ho potuto apprezzare passione e competenza, storia e capacità, esperienza e metodo attraverso l’impegno degli istruttori che da anni si alternano con pazienza nell’insegnare un qualcosa di tanto tecnico quanto difficilmente spiegabile a chi non può avere la possibilità di viverlo da dentro.

Negli anni di servizio accumulati dove la Polizia mi ha dato diverse occasioni per formarmi e addestrarmi per l’ennesima volta ho avuto la conferma che non solo esistono le eccellenze e che queste, specie oggi, fanno veri e propri miracoli viste anche le tante difficoltà che comunque organizzazioni come il CAIP si ritrovano ad affrontare in un momento, quello del cambio generazionale, dove i numeri e le necessità devono imporre a tutti maggiori sforzi e risorse.

Il CAIP di Abbasanta è un luogo di cultura professionale che ha visto intere generazioni di Poliziotti passare da qui, dai tempi di quando c’erano i sequestri di persona, passando per gli epici Baschi Blu e proseguendo con il Reparto Prevenzione Crimine che continua ancora oggi quella missione di presidio del territorio partendo proprio dalle mura del CAIP.

Mentre vi scrivo sono iniziate le celebrazioni per i 45 anni del sequestro di Aldo Moro, era infatti il 16 marzo del 1978 quando una eroica scorta è diventata suo malgrado uno dei semi per pensare a ciò che da quasi mezzo secolo si insegna in provincia di Oristano, un evento drammatico vissuto da un’italia dilaniata dal terrorismo con un paese però che aveva ancora voglia di crescere, di combattere e di credere nel futuro di una nazione che anche oggi dovrebbe ritrovare quello spirito senza quei tanti, troppi morti donati alla bandiera come la Guardia di P. S Raffaele Iozzino che vediamo tragicamente a terra, pistola in pugno, nel gesto di difendere il segretario della DC.

Nel ricordo di quei tragici fatti che tanto hanno segnato la storia del nostro paese lascio la meravigliosa terra sarda ringraziando tutti i colleghi che hanno fatto parte di questo corso di formazione, in particolare dirigente, istruttori e funzionari tutti, che hanno reso possibile la mia ennesima avventura di crescita professionale.

In Giacca Blu – Michele Rinelli