VORREI LA PELLE NERA….

Vorrei la pelle nera per essere libero di capire, per comprendere quello che non vedo.

Vorrei la pelle nera, per scendere in strada e trovarmi a tu per tu con quella massa ignorante e xenofoba.

Vorrei la pelle nera per essere una vittima, magari libero di ignorare, di sfruttare le colpe dei bianchi che mai pagheranno per ciò che la storia ci racconta ogni giorno.

Avevamo bisogno di un calciatore, nero come la pece, per ricordarci che esistono i pregiudizi, i preconcetti, i vuoti umani e culturali, quelli dei bianchi ma anche quelli dei neri.

Cercavano un pericoloso gruppo di stranieri quei poliziotti, hanno trovato un famoso calciatore che ci ha ricordato che per quanto ci si possa sforzare, per quanto si possa avere decine di agenti di origine straniera in tutta Italia la polizia rimane razzista, lo rimane di fronte a un clamoroso errore, lo diventa perchè con quel famoso errore ci puoi speculare, ci puoi far intervenire addirittura Amnesty International….

Ma chi sono i razzisti? Quelli con la giacca blu? Quelli con la pelle nera? O semplicemente quelli che non avendo  poi più tanti argomenti da scagliare contro le Forze dell’ordine non gli è parso vero poter dipingere la storiella dello “sporco negro e dello sbirro razzista”?

Vorrei quindi la pelle nera per essere libero da un pregiudizio, vorrei quella pelle per poter dire quanto siano delinquenti gli italiani ma anche i miei copigmentati, perché non c’è libertà migliore di quella di poter essere liberi di essere quello che si è anche nelle situazioni più scomode, uno sbirro di colore…. evidentemente il massimo della libertà!

Esiste il pregiudizio, esisterà sempre, esisterà perché nel giudizio anticipato esiste un limite ma anche una necessità, una necessità di sopravvivenza in questo caso, perché se indossi una divisa devi capire da uno sguardo, da un atteggiamento, da una connotazione fisica se quello potrebbe essere il tuo ultimo alito di vita. Stavano cercando senegalesi armati, hanno trovato un innocente calciatore!

Lo sbirro purtroppo vive di pregiudizi, se così non fosse rischierebbe ogni giorno a maggior ragione la vita, ma sbagliato è credere che quel pregiudizio dipenda da uno stupido colore della pelle, non oggi, non con questa polizia, il pregiudizio, del resto, è sempre stato negli occhi di chi guarda.

In Giacca Blu – Michele Rinelli

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