IL PROBLEMA NON È L’IDEA MA LA STRUMENTALIZZAZIONE

La polemica, la macchina del fango o più semplicemente lo scontro ideologico oggi galleggia sul “cadavere” mediatico del Vice Questore Schillirò che ha osato schierarsi nel panorama No Green Pass e No Vax…. Che vengono messi tutti insieme ma non è proprio la stessa cosa…..

Si può indossare una divisa, essere un poliziotto, ed essere contrari a una misura così controversa, ma ritenuta necessaria dal governo, com’è il Green Pass o l’obbligo vaccinale?

La risposta è semplice, ed è affermativa, del resto non esisterebbero 20.000 poliziotti non vaccinati e che indirettamente, evidentemente, mal digeriscono il principio alla base del green pass ma tra questi, fortunatamente in pochi, si espongono alla pubblica opinione con frasi  «la disobbedienza civile come dovere sacro quando lo Stato diventa dispotico»…. Mentre a pochi chilometri da quel palco i tuoi colleghi prendono le botte per difendere semplicemente il diritto di manifestare ma senza violenza.

Sia chiaro, chi scrive non solo è vaccinato e approva che lo Stato faccia il possibile per ottenere quanti più vaccinati possibile ma un conto è valutare la questione sul piano normativo, sui principi liberali e forse costituzionali che vengono meno, un conto è utilizzare parole da rivoluzionario quando comunque, anche da libero cittadino, verrai sempre individuato come appartenente alle istituzioni.

Non posso quindi essere solidale con la dottoressa Schillirò semplicemente perché non posso tollerare che un funzionario dello stato, con la mia stessa divisa, alimenti, da un legittimo palco di protesta, anche quelle frange violente che stiamo vedendo nelle piazze in questi giorni.

La giustizia amministrativa farà il suo corso, non auspico la gogna, il decadimento dall’incarico o azioni disciplinari eccessive ma non si può tollerare che un funzionario di polizia possa farsi non solo strumentalizzare da chiunque ma che le sue parole siano pane per chi in piazza getta sulle nostre divise qualsiasi cosa pur di farci del male.

In Giacca Blu – Michele Rinelli