Torna preponderante la polemica sull’identificazione degli agenti nelle manifestazioni di piazza, alcuni settori della politica accolgono con favore la proposta perché inaccettabili sono, agli occhi della pubblica opinione, e non solo, le intemperanza e gli abusi degli uomini in divisa.
Così che come mucche al pascolo, secondo alcune geniali menti che hanno l’onere di condurre questo nostro paese, necessario sarebbe poter puntare il dito da subito su chi non si è attenuto a quelle che impropriamente chiamiamo le regole di ingaggio.
Io non credo, onestamente, che la base degli operatori, che in piazza si ritrovano a dover gestire aggressioni di tipo militare, sia contrario di principio a questa norma perché senza identificativo anche chi non c’entra nulla, solo per il semplice fatto di essere stato individuato nella zona in cui si sono svolti determinati eventi, potrà essere sottoposto a procedimenti penali e disciplinari che magari, nel marasma della situazione iniziale, solo dopo anni individueranno in altri soggetti gli autori di azioni ritenute dai giudici oltremodo censurabili.
Questo meccanismo, che potrebbe vedere enormi vantaggi in termini di tutela dello stato di diritto, trova il suo enorme punto critico nel fatto che quello stesso sistema che vuole a ragione essere trasparente nei confronti della pubblica opinione non riesce materialmente ad avere dei deterrenti affinché certe azioni violente della piazza, a cui rispondono azioni altrettanto violente delle divise, si possano prevenire.
Sappiamo già, ad esempio, che gli artefici delle ultime rivolte di Roma sono stati subito liberati in attesa di un giusto ed equo processo che si svolgerà tra più di qualche mese e che difficilmente porterà gli autori delle violenze a saggiare le patrie galere.
Così come si sottace, perchè non fanno notizia, la quantità di feriti, anche gravi, tra le forze dell’ordine e che da certi ferimenti in piazza oltre a non aver ricevuto adeguata assistenza, da questo sistema che tende a tagliare qualsiasi cosa, o non hanno mai visto l’autore della sassata che gli ha portato via la vista o, se l’hanno identificato, nemmeno hanno mai ricevuto uno straccio di risarcimento perché, tra quei tanti sassi, siamo sicuri sia stata la mano di quel ragazzo a lanciarlo ?
Il risultato, in ogni caso, sarà sempre il medesimo: inidoneità al servizio di polizia.
Vedete quindi che nello scandalo in cui quotidianamente i media ci traghettano l’iniquità di base è insita nel sistema stesso che, nelle maglie del suo garantismo assoluto, non fa percepire a nessuno, men che meno all’Agente di Polizia in servizio in piazza, il fatto di essere assolutamente tutelato.
Accetterò gli identificativi solo quando la mia testa spaccata varrà non solo un risarcimento certo da parte di un qualsiasi soggetto giuridico, che sia lo Stato o, ancora meglio, il manifestante violento, ma anche quando una qualsiasi resistenza all’autorità di pubblica sicurezza, che non sono i singoli Poliziotti ma lo Stato, verrà punita dal nostro sistema con un congruo periodo di detenzione carceraria.
Vani sono però questi miei pensieri quando nella quotidianità le carceri sono considerate un inutile costo per la collettività specie quando, in termini di legge, a ormai pochissimi viene garantito il “diritto” alla detenzione carceraria anche a quelli che, tra l’arresto e il processo per un banale scippo, dormono tra le lenzuola di casa loro in attesa che un giudice, il giorno seguente, decida sulla loro sorte che troppo spesso è quella della libertà di delinquere.
Così quindi, dove nessuno di noi percepisce il fatto di essere davvero tutelati da un sistema, non può essere accettato il progetto dei numeri identificativi sui caschi dei poliziotti, un metodo che sarebbe a tutela di tutti se davvero tutto funzionasse.
…e voi, se doveste fare uno sporco lavoro, lo fareste senza sentirvi minimamente tutelati ?
Quanto sarebbe alto il rischio, se approvassimo questa norma, che nessuna divisa faccia davvero più nulla, specialmente in piazza ? Quanti problemi in più vi sarebbero per la tenuta democratica del nostro paese ?
Ecco che, per concludere, se passerà questo progetto senza vere rivoluzioni sociali, politiche e giudiziarie non solo aumenterà il massacro mediatico e giudiziario contro coloro che indossano un uniforme ma quelle divise saranno davvero delle mucche al pascolo…le stesse che vanno al macello!!!
Michele Rinelli – In Giacca Blu
Parole in Giacca Blu 